Amianto

Amianto e bonifiche

Cos’è l’amianto e perchè è pericoloso

L’amianto è stato un materiale largamente usato nell’edilizia e, purtroppo, non si è ancora arrivati a una rimozione completa da tutti gli edifici.
In caso si possegga un immobile di vecchia costruzione è quindi consigliabile segnalare l’eventuale presenza di amianto e comunicarlo ai nostri esperti.

L’amianto è un materiale di origine naturale con struttura fibrosa. La sua elevata resistenza lo ha reso un ottimo additivo per il cemento o per vernici. Per questo è stato largamente impiegato in edilizia per realizzare grondaie, tubi, feltri, sotto finestre, ma anche tramezzi e piastrelle. Inoltre, le sue proprietà isolanti lo hanno reso largamente utilizzato come materiale per rivestire tetti e pareti.
L’amianto è presente in materiali friabili che, se danneggiati o polverizzati, rappresentano un pericolo per l’uomo. Infatti, essendo composto da fibre microscopiche, può essere facilmente inalato e provocare malattie dell’apparato respiratorio.
Il cemento-amianto, comunemente noto come Eternit, fu prodotto a partire dai primi anni del ‘900 e largamente utilizzato per coperture di edifici e capannoni, ma anche in oggetti di uso quotidiano. Intorno agli anni ‘60, si iniziò ad individuare nella polvere di amianto una delle cause di cancro e malattie respiratorie. Nonostante questo, la sua produzione continuò fino agli anni ‘80 e, solo nel 1992, questo materiale venne vietato in Italia e in Europa.

Come si smaltisce l’amianto

La procedura di rimozione e smaltimento dell’Eternit deve essere svolta unicamente da ditte specializzate.
È loro compito infatti:

  • Verificare la presenza di amianto tramite un sopralluogo;
  • Preparare e inviare la documentazione per le autorizzazioni necessarie all’Asl, almeno 30 giorni prima dell’inizio dei lavori;
  • Incapsulare il materiale coprendolo con prodotti penetranti o ricoprenti;
  • Bonificare le superfici circostanti, sulle quali poggiava il prodotto in amianto;
  • Rimuovere il prodotto;
  • Smaltire definitivamente il prodotto in una discarica autorizzata.

Questi passaggi devono essere eseguiti nel massimo rispetto della sicurezza: il materiale, se danneggiato o spostato, può rilasciare polveri.

Sostitutivi dell’amianto

Per sostituire l’amianto, che, nonostante il suo essere nocivo, costituiva un prodotto molto resistente e ideale per l’edilizia, si è iniziato a produrre il fibrocemento ecologico. Creato nel 1994, subito dopo il divieto di produzione dell’Eternit, questo materiale costituito da fibre organiche, sintetiche e naturali, andò a sostituire l’amianto. Il fibrocemento ecologico si presta a moltissimi impieghi nell’edilizia, come nella costruzione di coperture, ma anche serbatoi per l’acqua ed altro. Anche se questo nuovo materiale non ha una longevità pari all’amianto, il suo ciclo vitale è di circa 10 – 15 anni.

 

Normativa

La legge non rende obbligatoria la rimozione dell’amianto, ma questo materiale può causare un rischio per la salute, soprattutto se è danneggiato. Secondo la normativa, i proprietari di immobili contenenti amianto devono occuparsi della sua manutenzione. Se il materiale è friabile, il proprietario è obbligato a comunicare la sua presenza all’Asl di riferimento e procedere al suo smaltimento. Qualora, invece, l’Eternit presente nell’edificio sia compatto, non vi è nessun obbligo di comunicazione. Dovranno però essere effettuati un’ispezione e una valutazione del rischio: nel caso in cui l’immobile sia danneggiato sarà obbligatorio affidare lo smaltimento ad una ditta specializzata.

Per una casa più sicura, ecco alcuni consigli da seguire

  • Chiedere una valutazione dell’edificio: spesso gli oggetti o le superfici in amianto non sono immediatamente riconoscibili;
  • Evitare il “fai da te”: anche se la quantità di amianto è moderata, la rimozione e lo smaltimento possono essere operazioni rischiose e possono essere effettuate solo da personale abilitato.

Richiedeteci un preventivo per lo smaltimento e ne beneficerà la vostra salute e l’ambiente che vi circonda.

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